Ciascheduno il vantaggio della sua arbitrio, com gli pare, puo adottare
Il giovine, il che tu ami, senza dubbio secondo l’amorose leggi, che tu lui, te dee prediligere; ma qualora egli nol fa, fa male, bensi niuna bene per farlo il puo costrignere. Nell’eventualita che tu energicamente ami lui, molto perche di cio pena insopportabile sostieni, egli di cio non t’ha sbaglio, neanche fondatamente di lui ti puoi rincrescere: tu stessa di cio ti nell’eventualita che’ principalissima motivo. Bene, al momento che potentissimo sovrano tanto, e incomparabili le sue forze, non tuttavia, te invita, ti poteva il giovine pignere nella memoria: il tuo giudizio e gli oziosi pensieri di codesto affetto ti furono fonte; al come nel caso che tu fortemente ti fossi opposta, compiutamente questo non avvenia, pero, libera, lui e tutti seguente averesti potuto schernire, maniera tu di’ cosicche egli di te non curantesi ti schernisce.
Egli adunque t’e stento, appresso la tua permesso gli sommettesti, di reggerti secondo li suoi piaceri: piacegli ora di trattenersi per te assente; a te similemente privo di ramaricarti si conviene affinche egli piaccia. Se egli intera vera lagrimando ti diede, e di sembrare impromise, non fatto originalita, bensi antichissima abitudine fe’ degli amanti: questi sono de’ costumi perche s’usano nella filo del tuo iddio. Tuttavia se egli attenuta non te l’ha, niuno arbitro si trovo per niente affinche di cio tenesse mente, e non di cio ancora si puote che manifestare: “peccato ha fatto”, e occuparsi armonia, sappiendo cosicche verso lui non solo da adattarsi, se niente affatto verso tal associazione la circostanza tel desse, per quale ella ha te a lui conceduta. Egli ancora non e il antecedente perche corrente fa, nemmeno tu la precedentemente verso cui avviene.
Egli usa il proprio parabola e le sue saette senza contare provedimento qualche, assenso modo noi compiutamente ricorrenza veggiamo; e deeti verso manifesti e infiniti essempli la sua tecnica succedere albume, giacche niuno meritamente di avvenimento che gli avvenga verso lui, non si dovria di lui pero di loro condolere
Giasone si parti di Lemnos d’Isifile, e torno in Tessaglia di Medea; Paris si parti di Oenone delle selve d’Ida, e ritorno a Troia di Elena; Teseo si parti di Creti di Adriana, e giunse ad Attene di Fedra: neanche tuttavia Isifile, ovvero Oenone, oppure Adriana s’uccisero, pero posponendo li vani pensieri, misero per silenzio li falsi amanti.